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Perché gli anziani sembrano sempre brontoloni
Chiunque abbia dei genitori anziani o dei nonni sicuramente ha litigato più di una volta a causa delle continue lamentele da parte loro. Effettivamente, avere a che fare tutti i giorni per tutto il giorno con una persona in grado di lamentarsi e dire solo cose negative può essere veramente estenuante, mettendo a dura prova i nervi saldi di chi se ne prende cura e ci abita insieme.
Gli anziani parlano senza filtri, dicono quello che pensano quando vogliono, criticano e litigano per la più piccola delle cose. Ci vuole molta pazienza e ottimismo per non cadere in liti familiari disastrose. Ogni soggetto è un individuo a parte, ma questo atteggiamento risulta essere molto diffuso nelle persone dopo i 60 anni, i quali, appunto, diventano sempre più ostili e lamentosi.
Perché si diventa lamentosi in vecchiaia?
Si dice quello che si pensa senza filtri, si litiga con chiunque per qualsiasi cosa e ci si lamenta per tutto quanto. Il carattere, ovviamente, gioca un ruolo importante nel comportamento ostile degli anziani, in quanto l’indole più o meno pacata ne caratterizza gli atteggiamenti. Oltre a questo, però, l’ostilità da parte delle persone anziane è anche causata in molti casi da una rigidità mentale aumentata, capace di disprezzare la minima cosa non gradita.
In molti casi, le persone che presentano un carattere ostile e violento risultano esserlo ancora di più in vecchiaia. Altri, invece, che risultavano timidi e pacati con il passare degli anni diventano dei veri e propri brontoloni che hanno da ridire su tutto. Questo, a discapito di quanto si pensi, è provocato da una fase detta enantiodromia, una sindrome che porta a sviluppare lati opposti del carattere originale. In breve, una persona timida e gentile rischia di diventare sgarbata e senza nessun filtro.
Inoltre, la depressione causata dalla giovinezza perduta e, in alcuni casi, dalla poca possibilità di muoversi, risulta essere un fattore chiave in grado di alimentare ulteriormente questi aspetti negativi che la vecchiaia porta con sé.
I comportamenti delle persone nella terza età
Andando avanti con gli anni, le persone anziane diventano sempre più solitarie, difendendo con unghie e denti la propria indipendenza. Privilegiano le cose che gradiscono maggiormente e disprezzano a pieno tutto quello che non li soddisfa. Non sono molto propensi alle novità e risultano essere sempre sul piede di guerra per iniziare una buona litigata con chi li circonda.
Le persone anziane affette da enantiodromia generalmente presentano comportamenti quali:
Irritabilità
Voglia costante di stare da soli
Puntigliosità su qualsiasi cosa
Lingua irrefrenabile
Questi sono i comportamenti maggiormente diffusi tra tutte le persone anziane che soffrono di questo problema. Esatto, perché la enantiodromia è una patologia vera e propria, ed è per questo motivo che bisogna portare parecchia pazienza con gli anziani che si comportano in questo modo.
L’atteggiamento dei familiari nei confronti dell’anziano scontroso
Come detto a inizio articolo, badare a una persona scorbutica e perennemente irritata non è affatto semplice. A volte, visti i ritmi frenetici della vita dei giorni d’oggi, basta una semplice parola di troppo sbagliata per far scoppiare una lite familiare apocalittica. Gli anziani (è il mantra ripetuto diverse volte in questo blog…) sono persone da proteggere e da valorizzare, in quanto costituiscono una parte fondamentale della nostra storia e vita. Chiunque presenta momenti di nervosismo nel quale si desidera solamente stare da soli senza nessuno che possa interrompere il proprio equilibrio. Come chiunque a questo mondo, quindi, anche gli anziani sono così e necessitano di momenti in solitudine.
Molte persone di terza età presentano atteggiamenti scontrosi legati alla patologia sopra citata, altri invece sono così caratterialmente e/o non accettano di essere diventati anziani. I familiari e gli amici della persona anziana, quindi, compiono un ruolo fondamentale per il suo miglioramento caratteriale. Come? Semplice, basta applicare semplici trucchetti:
Accettare
La prima cosa da fare per evitare scontri violenti e litigate è quella di accettare il comportamento della persona anziana, tenendo a mente che è solo il risultato di un miscuglio di diversi fattori.
Integrazione
Integrare la persona anziana nelle vicende e nelle attività di gruppo consentirà di far sentire l’anziano accettato e ben voluto da tutti.
Affetto
Dimostrazioni quotidiane di affetto permettono di dimostrare alla persona anziana di essere importante per qualcuno, ammorbidendone un po’ il carattere spigoloso.
Lasciare all’anziano i propri spazi
La maggior parte delle persone di terza età andando avanti con gli anni desidera sempre di più passare momenti di solitudine per avere un po’ di privacy. Lasciare l’anziano in tranquillità nei propri spazi, quindi, è un’ottima soluzione per evitare di incrementare il nervosismo.
Con questi semplicissimi accorgimenti si riuscirà a vivere una convivenza serena e con pochi scontri dovuti all’atteggiamento nervoso dell’anziano. È una cosa che accomuna la maggior parte delle persone della terza età, quindi basta avere un pizzico di ottimismo e pazienza per superare al meglio questi atteggiamenti fastidiosi che rischiano di rovinare l’armonia familiare inutilmente creando dispiaceri e un clima poco piacevole e sereno.
Fonte: Geriatriko