I comportamenti da adottare con l'anziano

I comportamenti da adottare con l’anziano

Niente sbuffi, occhi al cielo e nervosismo: con le persone anziane bisogna avere molta, molta pazienza. Non c’è nessuno che corre dietro a qualcuno, quindi perché avere fretta durante una conversazione piacevole con una persona di terza età? Gli anziani hanno i propri ritmi tranquilli, con la possibilità di godersi a pieno le giornate senza dover per forza guardare l’ora ogni due minuti con la paura costante di non riuscire a finire qualcosa per il tempo prestabilito. Dopo una vita di lavoro e sacrifici, vivere le giornate con estrema calma e tranquillità è tutto ciò che le persone desiderano.

 

Quando si ha a che fare con una persona anziana o, in caso di familiari o badanti, bisogna passare insieme le giornate assistendola, la pazienza molte volte viene a mancare a causa degli interminabili tempi lunghi che l’anziano necessita per dialogare o per compiere il gesto più piccolo e insignificante. Come bisogna comportarsi in questi casi? Semplice, basterà avere pazienza e apprezzare ogni momento passato in compagnia dell’anziano senza soffermarsi sui lunghi tempi richiesti per comunicare o muoversi.

 

Parliamoci chiaro ascoltare le storie (anche ripetute più volte) degli anziani è un’opportunità per concedersi qualche ora in completa tranquillità.

 

Se l’obiettivo è valorizzare il presente (proprio ed egli anziani) migliorando la qualità della vita allora diventa inutile inseguire con ansia il “tutto e subito”. Ascoltare, aspettare, pazientare e trascorrere del tempo con una persona anziana apprezzandone i suoi lenti ritmi è un’occasione di migliorare sé stessi e la vita degli altri.

 

Consentire all’anziano di svolgere le proprie attività quotidiane lasciando intatta la propria routine senza pressioni, gli consentirà di soddisfare a pieno i propri bisogni e di aumentare la qualità della vita.

 

La famiglia, anche questa volta, svolge un ruolo fondamentale per il benessere della persona anziana, in quanto rispecchia un nucleo nella quale si può sentire protetto e non giudicato per i ritmi lenti e le difficoltà presenti nello svolgere semplici attività quotidiane.

Fonte: Geriatriko

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