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Gli anziani e l’arrivo del caldo, come combatterlo
L’arrivo dell’estate e del caldo rappresenta un rischio per la salute degli anziani, soprattutto per i soggetti cardiopatici o affetti da patologie croniche.
La temperatura corporea è costantemente controllata da un complesso meccanismo fisiologico di termoregolazione che ci permette di mantenere una temperatura basale compresa tra i 36° ed i 37° indipendentemente dalla temperatura dell’ambiente esterno.
Questo complesso meccanismo viene messo a dura prova dal caldo, soprattutto in estate, quando le temperature diventano torride e afose: i vasi sanguigni si dilatano, la sudorazione aumenta, la pressione arteriosa si abbassa ed il cuore lavora più intensamente per compensare questi cambiamenti.
Anziani e caldo
Il caldo per gli anziani può essere davvero pericoloso perché con l’avanzare dell’età si va incontro a dei cambiamenti fisiologici che alterano la normale capacità del nostro organismo di mettere in atto i meccanismi termoregolazione e di disperdere così il calore.
In caso di patologie croniche il caldo per gli anziani può essere ancora più pericoloso.
Gli anziani possono andare facilmente incontro a disidratazione perché con l’avanzare dell’età il nostro organismo perde la sua capacità di conservare l’acqua. Inoltre il meccanismo fisiologico della sete viene alterato e questo rende gli anziani meno consapevoli del bisogno di bere.
A causa dell’alterazione della capacità di disperdere calore, della disidratazione e delle patologie croniche che influiscono con la termoregolazione, come il diabete e le malattie cardiovascolari, gli anziani sono maggiormente predisposti al colpo di calore.
Ecco alcuni preziosi consigli:
Evitare di uscire di casa nelle ore più calde della giornata (dalle 11 alle 17)
Lasciare aperte le finestre durante la notte, per il ricambio d’aria e tenerle chiuse durante il giorno se si dispone di un condizionatore d’aria oppure mantenerle comunque aperte durante il giorno e chiudendo le tapparelle in modo da schermare il sole.
Rinfrescare l’ambiente in cui si soggiorna preferibilmente con un climatizzatore munito di umidificatore (temperatura ambientale di 25-27 °C) o con un ventilatore.
Indossare indumenti chiari di cotone o lino, leggeri e non aderenti.
Evitare le bevande alcoliche e quelle contenenti caffeina
Bere molta acqua, almeno due litri al giorno e mangiare frutta e verdura a volontà, a meno che non ci siano delle controindicazioni per patologie come il diabete. Se si trova difficile bere a sufficienza è possibile utilizzare delle tisane da bere una volta raffreddate, che lasciando un sapore gradevole in bocca aiutano ad assumere il giusto apporto di liquidi quotidiano.